NON E' UN BUON MOMENTO PER SCOMMETTERE
di Nobile Claudia
Gentili lettrici e lettori si credeva di vedere la luce alla fine del tunnel. Oltre
un anno fa - dopo l'inizio della pandemia, dopo i malati e i morti di Covid -19 - poiché i cittadini rispettavano le regole, i numeri di’infezione stavano diminuendo in primavera, si pensava che l'estate avrebbe dovuto fare il resto. Fiduciosi, si
scommetteva che con il vaccino trovato tutto sarebbe finito come per incanto.
Ma a marzo 2021, dopo i primi casi della variante del virus "britannico", eccone altri. Siamo ancor oggi, ai primi d'aprile, in balia di altre varianti
che hanno cambiato le regole della pandemia, i consigli sanitari. E quindi la nostra
Europa è ancora illuminata dal colore rosso e arancione. Colori che tuttavia potrebbero
cambiare, come s'azzarda a dire il virologo Roberto Burioni in un video su Medical
Facts dove pronostica che con la primavera il coronavirus “possa diventare più buono”, certo che il caldo potrebbe far
trasmettere meno il virus. Potrebbe accadere come no. Ma chi farebbe oggi una tale scommessa? No,
non è un buon momento per scommettere, con la terza ondata in corso, con un
virus forse più contagioso di prima! Ci vorrebbe, proprio, un colpo di fortuna per spazzare via ogni impurità. A tutto
ciò si aggiunge un altro pronostico quello di Bill Gates che consiglia di aspettare almeno
un altro anno e mezzo per tornare alla normalità pre-Covid-19, mentre annuncia la sua donazione di altri 250 milioni di dollari a
sostegno della ricerca, dello sviluppo e dell’equa distribuzione di tutti gli
strumenti salva-vita contro Covid-19. Ci chiediamo: quando e come tale epidemia virale potrà andare a finire? La risposta è un terno al lotto visto che il virus tuttora è ancora tra noi. Sono in gioco le nostre vite. Non è detto che subito la storia finisca bene: lo scenario odierno è tutt'altro che rassicurante considerando la ciclicità tra aperture e chiusure con vantaggi e svantaggi a livello sanitario, economico e sociale. E quindi, più che scommettere, nel suddetto clima di incertezza e imprevedibilità, sarebbe opportuno sperare che la ricerca e la tecnologia possano trovare nel prossimo futuro soluzioni più efficaci di quelle oggi disponibili.
Alla prossima50 mClaudia Nobile